Una giornata nella città di Sebenico (Šibenik) con i suoi due monumenti UNESCO

Una giornata nella città di Sebenico (Šibenik) con i suoi due monumenti UNESCO
28/08/2020

Non c’è velista che non ami stare su uno yacht, scivolare sulle onde con il giusto vento nelle vele e la bussola puntata verso nuove e interessanti mete. Io sono da sempre figlia del mare e adoro quella sensazione di libertà: lo sguardo su orizzonti lontani e il sapore del sale sulle labbra. La mia passione è anche quella di scoprire luoghi che parlano di storia e di culture antiche. Navigando lungo la sfaccettata costa croata, dove il fiume Krka sfocia nel mare Adriatico, insieme ai miei amici ci siamo imbattuti in una bellissima città con un ricco patrimonio culturale e luoghi affascinanti da attraversare.

Šibenik, Croazia

Sebenico - una delle più grandi città della Dalmazia e la più antica della costa adriatica. Fondata dai croati, a differenza di molte altre città del paese che sono state fondate da Illiri, Veneziani e così via, ha avuto origine dal forte di San Michele, in cima a una collina, situandosi ai suoi piedi per poi espandersi verso l'esterno. Il nome le venne dato nel 1066 dal re croato Petar Krešimir IV e viene tuttora chiamata la città di Krešimir. Non è certo se tale nome derivi dalla palizzata di bastoni ("šibe" in croato) o dalla foresta ("Sibinicum" in latino) che originariamente la circondava.

In Croazia sono diversi i gioielli naturali e culturali sotto la protezione dell'UNESCO, la quasi cinquantennale organizzazione che ha svolto un lavoro notevole a livello mondiale nella conservazione dei tesori culturali e naturali per far sì che vengano apprezzati dalle generazioni future. Tuttavia, Sebenico è l'unica città croata, anzi, una delle poche al mondo, che può orgogliosamente vantarsi di ospitare ben due monumenti UNESCO: la cattedrale di San Giacomo (registrata nel 2000) e la fortezza di San Nicolò (registrata nel 2017).

Siamo arrivati dall'arcipelago di Sebenico in una calda mattinata di mezza estate passando davanti all'imponente fortezza di San Nicolò che fa da sentinella all'entrata nel lungo canale di Sant'Antonio. Ammirando il paesaggio, ci siamo lentamente fatti strada verso l'affascinante porticciolo D-Marin Mandalina, nascosto nell'angolo più lontano del canale. La penisola protegge bene il porticciolo dai venti di bora, mentre un frangiflutti galleggiante in cemento lo protegge dai venti di yugo o da quelli meridionali.

La fortezza di San Nicolò, Šibenik, Croazia

Abbiamo ormeggiato al porto turistico, un mondo a sé, dotato di tutti i servizi che un navigatore possa desiderare: dagli allacciamenti elettrici e idrici, alla stazione di riparazione e lavaggio della barca, alle aree per le abluzioni, oltre che un ristorante, un supermercato e un ufficio di cambio valuta. Il porto può ospitare catamarani e barche fino a 140 m di lunghezza ed ha una capacità di quasi 500 posti barca. A giudicare dalle file ordinate di alberi che ondeggiano nella brezza, per quanto affollato potesse essere il porto, c'era ancora un po' di spazio per noi. Dopo esserci sistemati, insieme ai miei amici, che sono fanatici di cultura come me, abbiamo deciso che la prima priorità della giornata era di dare un'occhiata ai monumenti dell'UNESCO. Alla reception ci hanno dato informazioni e un numero di telefono delle barche taxi, che abbiamo poi contattato per organizzare un giro in città.

Abbiamo così scoperto che era possibile visitare il forte di San Nicolò solo prenotando un'escursione. In stagione ci sono quattro tour giornalieri e, per semplificare le cose, abbiamo fatto la prenotazione online per l'ultimo tour della giornata in programma alle ore 16.30. Il tour è di circa due ore ed i prezzi dal 1° luglio al 31 ottobre 2020 sono di 130 Kuna (± €17 ) per gli adulti, 117 kn (± €15,5) per i ragazzi dai 12 ai 18 anni, 100 kn (± €13) per i bambini dai 7 ai 12 anni, mentre per quelli sotto i 7 anni è gratis.

Dopo un gratificante brunch, siamo saliti su una barca taxi, che attracca vicino alla pompa del carburante, e ci siamo diretti verso Sebenico, ammirando le bellezze di questa graziosa città: il forte di San Michele con il doppio bastione che scende verso il lungomare; magnifici edifici antichi e chiese ben conservate nel vecchio quartiere, che si fonde ecletticamente con il nuovo che lo circonda; porti vecchi e nuovi; le fortezze di San Giovanni e Barone; moderni grattacieli e sobborghi residenziali che si arrampicano sullo sfondo di bianche colline rocciose punteggiate di vegetazione.

La cattedrale cattolica di San Giacomo, Sibenik, Croazia

Siamo sbarcati sul molo del centro storico. C'è davvero tanto da vedere qui, ma noi eravamo in missione, così abbiamo passeggiato verso la cattedrale, a pochi passi di distanza. Mentre ci avvicinavamo a piazza della Repubblica croata (in precedenza "Plathea Comunis"), la cattedrale spiccava tra i maestosi edifici circostanti. Uno di questi è il municipio (ex loggia civica), che è stato costruito in stile rinascimentale e, anche se interamente distrutto dalle bombe durante la seconda guerra mondiale, è stato ben restaurato. Un altro è il Palazzo del Principe, che è passato dall'essere sede del governo della città durante il dominio veneziano a museo civico di Sebenico. Tra la cattedrale e il palazzo vescovile, costruito in stile gotico-rinascimentale, si trova un'antica porta della città, oggi chiamata Porta Nuova, che nel 1570 assunse la forma attuale. Proiettandomi con la fantasia nei tempi antichi, riesco bene ad immaginare come questa piazza potesse essere il vivace centro commerciale e sociale di questa fiorente città.

La cattedrale cattolica di San Giacomo, Sibenik, Croazia

La cattedrale cattolica di San Giacomo, dedicata a San Giacomo il Maggiore, conosciuta localmente come "Katedrala Sv. Jakova", è il monumento rinascimentale più significativo della Croazia. Ci è voluto più di un secolo per costruirla e da cinque secoli abbellisce la piazza. Riuscite ad immaginare quanti maestri costruttori e scalpellini hanno trascorso la propria vita lavorando alla sua realizzazione? Trovo affascinante che tanto tempo fa abbiano costruito capolavori architettonici così duraturi. Mentre all'epoca le cattedrali venivano solitamente costruite utilizzando un mix di legno e pietra, ciò che rende unica la cattedrale di San Giacomo è il fatto di essere stata la prima costruita esclusivamente in pietra. Gli artefici di questa innovazione, gli architetti Francesco di Giacomo, Juraj Dalmatinac e Niccolò di Giovanni Fiorentino (Nikola Firentinac), saranno eternamente ricordati nelle sale del tempo. Utilizzarono una tecnica nuova, precedentemente utilizzata per la lavorazione del legno, che prevedeva l'inserimento di enormi blocchi di pietra in un'intelaiatura portante in pietra senza l'utilizzo di malta o di composti leganti.

La cattedrale è stata costruita sul sito dell'originaria cattedrale romanica e completamente trasformata. La costruzione iniziò in stile gotico nel 1431 e fu completata nel 1536 in stile rinascimentale. Pensate a quanta fatica ci volle, visto che le rocce di pietra calcarea e marmo vennero portate qui dalle lontane isole di Brazza (Brač), Arbe (Rab) e Curzola (Korčula) e poi tagliate e caricate con ascensori, funi, carrucole e molta manodopera.

La cattedrale non ha un campanile e la cupola, alta 32 metri, venne riportata all'antico splendore dopo i gravi danni subiti durante la guerra d'indipendenza croata nel settembre del 1991, quando venne bombardata dalle forze armate jugoslave e serbe.

La statua di fronte all'ingresso principale immortala la vita di Juraj Dalmatinac che morì nel 1475 e non vide mai il completamento dell'opera della sua vita. A lui si deve anche l'impressionante fregio di 71 teste scolpite intorno alla cattedrale, che colgono e rivelano il carattere delle persone i cui volti sono stati riprodotti. Di chi fossero le teste non è mai stato accertato con sicurezza, ma si pensa che potessero raffigurare eminenti cittadini locali dell'epoca. In alto sul tetto, il patrono di Sebenico, San Nicolò, e altri due guardano la città dall'alto. Due sculture di leoni presidiano il portale laterale, noto come Porta dei leoni, e sopra di esse, su colonne, sono collocate intricate sculture di Adamo ed Eva. Lo stemma, i putti, la prima scultura rinascimentale a merletto in Croazia e molto altro ancora - l'arte e i dettagli inseriti nella muratura in pietra tutt'intorno sono lodevoli... E questo è solo l'esterno!

La cattedrale cattolica di San Giacomo, Sibenik, Croazia

All'interno, nella vasta e ariosa frescura della cattedrale c'è molto da scoprire: tre navate e absidi; alte colonne, quattro delle quali sostengono la cupola; dediche ai vescovi, sarcofagi e due tombe; statua di Sant'Elia; meravigliosi dipinti; famoso altare della Santa Croce e altri ancora; bellissimi bassorilievi di angeli, squisiti ornamenti in oro, il tesoro, creazioni in marmo e coloratissime finestre a mosaico tondo.

Nikola Firentinac morì nel 1505 e suo figlio, Giacobbe, insieme ad altri costruttori, completò la cattedrale secondo le sue istruzioni. Terminata nel 1536, fu infine consacrata nel 1555. Da allora è stata sottoposta a diversi restauri.

Nel contemplare l'atmosfera del passato il tempo è volato via. Ci siamo diretti nuovamente verso la riva e a circa 100 metri lungo il molo chiamato Krka, dove siamo saliti sulla barca di legno con la quale ci siamo recati alla fortezza di San Nicolò.  Abbiamo navigato lungo il canale di Sant'Antonio, contornato dal verde della vegetazione, attraverso la quale, sul lato del porto, è stata realizzata una passeggiata di 4,5 km che si fonde con l'ambiente naturale circostante. Si snoda lungo tutta la riva fino all'isolotto di Školjić ed è l'ideale per fare passeggiate, visite turistiche, jogging e ciclismo.

Lungo il percorso, grazie a guide turistiche e al supporto multimediale, abbiamo approfondito la conoscenza di Sebenico e dei suoi dintorni, nonché degli angolini più interessanti che offre la passeggiata: la grotta di Sant'Antonio, dove un tempo risiedevano gli eremiti, con la sua piccola cappella all'interno, una galleria sottomarina chiamata il "occhio di Hitler" scavata dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale e due ingressi che venivano utilizzati per imbarcazioni militari e torpediniere; un belvedere sopraelevato sul lungomare con telescopi panoramici; molo; area di sosta; palestra all'aperto e parco giochi per bambini; baie per nuotare, come quella di Minerska, dove c'erano caserme militari segrete e strutture costruite dall'ex Esercito popolare jugoslavo.

Si può camminare sulla passeggiata e su un ponte di legno, costruito appositamente per permettere al mare di scorrere al di sotto, fino all'isola di Školjić. Non si può accedere alla fortezza a meno che non ci si unisca all'escursione, come abbiamo fatto noi, inoltre, le barche non sono ammesse.

La fortezza di San Nicolò fu progettata e costruita da Giangirolamo Sanmicheli da 1540 a 1547 ma non tutta finita sull'isola di Ljuljevac, in precedenza sede dell'omonimo monastero benedettino. Si tratta di una delle sei fortezze veneziane che furono costruite lungo una linea ideale di 1000 km, che si estendeva dalla Lombardia al Montenegro.

La fortezza di San Nicolò, Šibenik, Croazia

Costruita a pianta triangolare, presenta contrafforti ai tre angoli e quello settentrionale, a difesa della foce del canale, è di forma semicircolare arrotondata. La fortezza rimase completamente circondata dal mare fino alla realizzazione di un sentiero di ciottoli che la collega a Školjić. Le fondamenta sono in pietra, mentre il livello superiore è in mattoni, perché si riteneva che così potesse risultare più forte e opporre maggiore resistenza ai cannoni. Anche se la fortezza fu costruita come vedetta per tenere sotto controllo le vie del mare e come importante roccaforte per proteggere Sebenico dai Turchi, non dovette mai essere messa alla prova, perché non venne mai attaccata dal mare. Alla gente del posto piace pensare che il suo aspetto, tanto bello quanto intimidatorio, costituisse una minaccia più grande dei 32 cannoni che ospitava e che, quindi, dissuadesse i nemici dall'attaccarla.

Agli albori del XX secolo la fortezza fu abbandonata dall'esercito austro-ungarico e rimase solo l'equipaggio a controllare il passaggio delle imbarcazioni attraverso lo stretto canale di Sant'Antonio.

La fortezza di San Nicolò, Šibenik, Croazia

Una volta sbarcati, siamo entrati nel forte attraverso la porta orientale, che presenta gli unici ornamenti di questa altrimenti austera fortificazione. Al centro del portale c'è una statua di San Nicolò, ora acefala, e all'interno quattro stemmi scolpiti di dogi veneziani e una nicchia che un tempo ospitava un leone.

Scendendo le scale fino al livello del mare siamo entrati in un ampio spazio aperto con un soffitto a volta, la cui unica luce penetra attraverso le cannoniere. Poi si sale su una rampa arrotondata fino alla terrazza, che era parte dell'area per le truppe dell'esercito di guarnigione fino alla ricostruzione dell'Ottocento. Di quell'epoca rimangono solo le porte dei cannoni e i bastioni. Da qui si poteva godere di una vista a 360 gradi sulla zona costiera panoramica e sulla magnifica città di Sebenico.

Dopo questa nostra meravigliosa giornata di esplorazioni, ci è risultato chiaro perché gli abitanti di Sebenico amano la propria città, sono molto orgogliosi del loro ricco patrimonio culturale e sono sempre lieti di condividerlo con i visitatori a braccia aperte, esclamando "Dobro došli - Benvenuti!"

Autrice: Diana Karmela
Foto dell'Ente per il turismo di Sebenico e Wikipedia

Šibenik Tourist Board
e. info@visitsibenik.hr
w. www.sibenik-tourism.hr


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